#quella capacità distensiva di fermare ogni affanno ridimensionare e districare con mano ferma i pensieri più ingarbugliati

[lumioluna]

una delle poche cose che rimpiango di mio padre è che, quando ero piccola e ancora non mi aveva completamente abbandonata, riusciva sempre a rassicurarmi e tranquillizzarmi. ogni volta che ero agitata, per qualsiasi motivo, sapevo che dovevo andare da lui, perchè mentre mia mamma è ed è sempre stata una fonte di energia elettrica ambulante ed è brava a innescare, a stimolare, ad aizzare, a portar tempesta (e sia chiaro, traggo beneficio dalla sua presenza nella mia vita, perchè mi sprona, ma dopo un po' il suo nervosismo propulsivo e il suo essere così spigolosa mi urta, mi stanca e mi fa mettere in guardia, come se dovessi essere sempre sul punto di scattare) mio padre invece, quando c'era, era un golfo sicuro, ampio, placido, costante; lui disinnesca, distende e attenua (che poi è anche il problema, perchè questa sua capacità ha come secondo volto quello dell'indolenza, del distacco, dell'incuria, del non saper o non voler prendersi responsabilità nei confronti degli altri, dello scappare da quello che è complesso o difficile).

però è la cosa che mi manca di più, forse l'unica. quella sua capacità di prendermi la testa fra le mani, stringermi al petto e farmi sentire come se non esistessero problemi al mondo (non irrisolvibili comunque), come se potessi abbandonarmi totalmente sapendo di essere al sicuro, di non dovermi difendere costantemente, di non dover correre. non ho mai più riprovato una sensazione simile da quando avevo otto anni. forse solo ora sto imparando, con fatica, a essere quell'abbraccio per me stessa.